ANNO 14 n° 118
Insogna ''Il Comandante ha ragione, serve un buon delegato allo sport''
31/03/2016 - 12:24

Riceviamo e pubblichiamo:

Le dichiarazioni del patron della Viterbese Castrense, a lui ed ai suoi figli deve andare tutta la riconoscenza di una città che sta risvegliando antichi valori ed entusiasmi sportivi, aprono inevitabilmente una seria riflessione sulla necessità amministrativa di avere un diverso, costante e proficuo rapporto con la società calcistica cittadina per eccellenza, e non solo.

In effetti la ventata di entusiasmo e di concretezza che la famiglia Camilli ha portato non solo nell’ambito calcistico, testimonia che con le persone giuste lo sport cittadino sviluppa risultati e prospettive promozionali ed economiche di rilievo per la città di Viterbo.

Ma se le persone giuste si riscontrano tra i dirigenti delle società sportive che numerose e valorose garantiscono quotidianamente una presenza ed una attività sul territorio comunale con risultati notevoli in tante discipline olimpiche e paralimpiche, di contro l’amministrazione dovrebbe saper camminare di pari passo con tutto il movimento sportivo cittadino ed avere la stessa sensibilità, capacità e concretezza, cose che oggi sono completamente assenti .

Per questo il richiamo e la sollecitazione di Piero Camilli diventa una richiesta a 360° di tutto il mondo sportivo cittadino e rappresenta una urgenza non più eludibile o rinviabile.

Mi auguro che tutti i dirigenti sportivi possano unirsi alla richiesta del patron della Viterbese e pretendere una maggiore attenzione da parte del sindaco che a parole dice di avere a cuore i problemi del mondo sportivo cittadino ma nei fatti spesso e volentieri è lontano dalla realtà.

Lo sport cittadino reclama giustamente un referente adeguato, competente ed affidabile che possa riprendere un percorso amministrativo iniziato con fatica, passione e buoni risultati ed interrotto da troppo tempo, la delega dello sport in mano ad un sindaco inadeguato in materia può solo portare danni, ritardi ed indifferenza al settore.

Abbia il sindaco il coraggio e l’autonomia di decidere per il bene di tutto il movimento sportivo della Città di Viterbo e scegliere un referente all’altezza, che voglia bene alla ViterbeseCastrense, per dirla alla Camilli, ed a tutte le altre numerose società sportive che onorano Viterbo costantemente, nonostante l’assenza dell’amministrazione comunale, con il loro impegno ed il loro valore.

Sappia essere una volta tanto autonomo e non giochi la carta dello sport in un sistema di spartizioni e di equilibri politici che rappresenta il peggior e dannoso sistema di curare gli interessi ed affrontare i molteplici problemi della Città.

Sono oltre un anno che gli sportivi della città aspettano una decisione in merito.

Vedremo sul bilancio 2016 quanto verrà investito per le attività sportive e per il sostegno alle società, oltre che per l’impiantistica .

Tanto era dovuto.

Sergio Insogna 
consigliere comunale gruppo Gal Sergio Insogna






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